Ho scritto su Repubblica del 20 aprile la storia di un giovane candidato, che è impegnato in un quartiere molto difficile di Palermo, l’Arenella.
Il candidato a colloquio con il trafficante accuse a ruota libera contro pm e pentiti
DI UNO dei pubblici ministeri che ha indagato sulla strage Borsellino diceva: «Minchia, questa è una p…». Del pentito Francesco Campanella non aveva un’ idea migliore: «Sta inguaiando.. sta combinando danni con tutti». Non è proprio una bella conversazione quella che si tenne il 5 febbraio 2007 tra Andrea Mineo, oggi candidato al consiglio comunale per Grande Sud, e il trafficante di droga Pietro Scotto, appena uscito dal carcere.
È doveroso precisare, e questo risulta dalle indagini della Dia, che Scotto era andato a trovare il padre di Andrea Mineo, Franco, attuale deputato regionale della formazione di Gianfranco Miccichè. Tanto che queste ed altre intercettazioni hanno portato Mineo senior a processo, con l’ accusa di essere stato il prestanome di un boss dell’ Arenella, Angelo Galatolo. Dall’ indagine è invece rimasto fuori il figlio di Mineo. I dialoghi che seguono sono dunque solo l’ ennesima fotografia di una certa politica palermitana.
Sullo sfondo, c’ è l’ agenzia di assicurazione dei Mineo, in via Papa Sergio, all’ Arenella. Erano le 15 di un pomeriggio invernale quando la microspia del centro operativo Dia di Palermo iniziò a trasmettere un fiume di parole. Pietro Scotto, trafficante assolto dalla strage Borsellino, disse: «Minchia un pericolo è questa… ». Mineo padre sussurrò: «Anna Maria Palma…». Ovvero, uno dei magistrati più impegnati sul fronte antimafia. Scotto raccontò: «Mi ci sono litigato». E Andrea chiuse il quadretto: «Minchia, questa è una p…».
Ancora più inquietante la conversazione che qualche minuto dopo avvenne fra Andrea Mineo e Pietro Scotto. Scrive la Dia nel rapporto che adesso il pubblico ministero Pierangelo Padova ha messo a base del suo atto d’ accusa in tribunale: «Entra nell’ ufficio la segretaria dell’ assessore e gli passa il cellulare, c’ è una persona al telefono». All’ epoca, Mineo era infatti assessore al Comune di Palermo, con delega ai mercati. Mentre Franco Mineo si intrattiene al cellulare, il figlio parla con Scotto. E la discussione cambia all’ improvviso argomento: «Ora c’ è questo Campanella», dice Andrea Mineo, che all’ epoca aveva 20 anni. Scotto raccolse subito l’ argomento: «È un cornuto questo Campanella». E fu a quel punto che Mineo junior commentò: «Sta combinando danni con tutti». E poi ancora: «Quei figli di pulla dei pentiti».
Ma perché tanto livore dei Mineo contro i magistrati di Caltanissetta e i collaboratori di giustizia? Nelle settimane precedenti, i pm avevano convocato Mineo senior per chiedergli delle sue frequentazioni con Gaetano Scotto, il fratello di Pietro, ritenuto il trait-d’ union fra Cosa nostra e alcuni ambienti deviati dei servizi segreti. Al proposito, la versione di Franco Mineo è stata sempre una: «Nel quartiere ci si conosce tutti, sin da bambini. E io poi sono l’ assicuratore di centinaia di persone all’ Arenella».
Dei profili penali riguardanti Mineo senior si occuperà naturalmente il processo in corso al tribunale di Palermo. Mineo junior è invece adesso al centro di un caso politico, per quella brutta conversazione con un trafficante di droga. È il secondo caso nel giro di pochi giorni che scaturisce dal processo Mineo: l’ altro imputato (per malversazione) è Settimo Trapani, candidato del Pd come presidente della circoscrizione. Ieri sera, i suoi sostenitori hanno sfilato per le vie dell’ Arenella con una fiaccolata. E hanno anche scritto una lettera aperta: «Quella di Settimo è una candidatura di ribellione, di rottura contro quel sistema politico che per anni ha soffocato e preso in ostaggio le nostre borgate». Che si traduce così: dopo essere stato indagato, Trapani ha fatto alcune dichiarazioni in Procura, mettendo ulteriormente nei guai Franco Mineo. Sono giorni movimentati all’ Arenella, divisa fra i sostenitori di Mineo e quelli del suo ex braccio destro. Ma al di fuori dell’ Arenella continua a esserci disagio nel centrosinistra per un candidato sotto processo. If they don’t think their district is implementing well, they’re more concerned